La sedentarietà è il nemico numero uno per il nostro corpo. Ovviamente, avere uno stile di vita poco attivo, comporta un dispendio energetico ridotto, che può determinare progressiovo aumento del peso. La ridotta pratica motoria comporta è deleteria anche dal punto di vista qualitativo.
La muscolatura scheletrica poco allenata e poco nutrita, comportano minore sensibiltà all’insulina, con conseguenze che possono arrivare fino a insulinoresistenza e diabete. Inoltre la “qualità” muscolare influisce sulla composizione del tessuto adioso, perchè durante l’attività muscolare produce Irisina, un ormone capace di attivare il fenomeno del “bowning“, la coversone del tessuto adiposo bianco (deposito) in tessuto adiposo bruno, scarsamente presente nell’uomo (dispersione di calore).
La sedentarietà inoltre, insieme a stress, respirazione alterata, squilibri derivanti da cattive abitudini alimentari e posture scorrette mantenute nel tempo, determinano uno stato di contrazione che si aggiunge al tono muscolare basale.
Il persistere di tali condizioni, nel lungo periodo, determina stati di accorciamento muscolare permanente, che ne alterano e funzionalità e postura.
L’esrecizio fisico è essenziale per mantenere uno stato di buona salute e benessere, non può e non deve essere un hobby, ma una necessità.